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L’importanza dei feedback sul posto di lavoro: come darli senza creare dissapori

Ultimamente si sente parlare molto di social media recruiting, una nuova tendenza degli headhunter e dei responsabili delle risorse umane che utilizzano i social media per la selezione del personale.
Grazie ai social media, i recruiters possono scovare delle informazioni utili a capire quanto di quello affermato nel curriculum di un candidato, sia vero o meno.


I social media infatti possono rivelare più dettagli su un candidato che solitamente non emergono durante un colloquio: le competenze, se i valori convergono o meno con quelli aziendali, e così via.


Tramite i social media si condividono foto del proprio quotidiano e considerazioni su ciò che ci circonda, per questo rappresentano la fonte principale a cui si può attingere, per comprendere la reale identità di una persona o di un candidato.

I social media più utilizzati dai selezionatori


Il social network più utilizzato per questo tipo di analisi è Linkedin, dove spiccano referenze e collegamenti, e dove i recruiter possono verificare se le esperienze citate nel curriculum dal candidato, sono reali o meno.
Vengono inoltre visitati i profili Twitter e Facebook, da cui possono emergere le autentiche attitudini del candidato e magari qualche “scheletro nell’armadio”, decisivo ai fini della selezione.

Come usare il social media recruiting a proprio favore?


Premettendo che l’autenticità è una delle chiavi del successo durante un colloquio, ci sono delle accortezze da prendere nella gestione dei nostri social, che si possono rivelare utili per migliorare la propria web reputation.


Costruirsi una buona reputazione online ai tempi del social media recruiting, può rivelarsi molto utile ai fini di valorizzare i propri punti di forza, per distinguersi dagli altri candidati.

Ecco allora 4 steps da seguire per curare al meglio il personal branding online:

 

  1. Verificate cosa dice di voi la rete: scrivete su Google il vostro nome e cognome e vedete cosa appare, se avete lasciato commenti inappropriati su blog e forum, cercate il modo per modificarli;
  2. Curate il proprio profilo Linkedin: argomentate le esperienze elencate, spiegando le mansioni e responsabilità; condividete e scrivete di propria mano contenuti interessanti; utilizzate le keyword del vostro settore di interesse, da inserire nel summary, per farvi trovare più facilmente dai selezionatori; attivate la modalità “sto cercando lavoro” per far capire ai recruiter che siete interessati a nuove opportunità;
  3. Usate con consapevolezza le impostazioni della privacy, in particolar modo su Facebook, per evitare che la foto imbarazzante in cui siete stati taggati, possa essere alla portata dei selezionatori;
  4. Siate autentici e coerenti: inutile inventarsi esperienze di lavoro non vere, o cercare durante un colloquio di fingersi altro da chi si è veramente… come dice un vecchio detto: “le bugie hanno le gambe corte” e con i social network sono “ancora più corte”.